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- L'idea del bambino a cui rivolgersi: quella di un bambino sociale, competente, attento e curioso. Unico nella propria identità di crescita, da sostenere ed accogliere.
- La centralità del gioco nell'approccio educativo: pensare al gioco come principale forma di espressione e apprendimento, quindi come scelta di metodo, attraverso il quale il bambino sviluppa le sue competenze e inizia a comprendere il mondo.
- L'importanza attribuita alla routines ad al tempo della giornata a scuola: la quotidianità pensata come ossatura di un vivere armonico, che trasmette benessere ed agevola comportamenti e competenze.
- La cura per l'organizzazione dello spazio e degli ambienti: pensati come luoghi di vita e di esperienza. Un ambiente che accoglie, che diviene intimo o sociale. Spazi, angoli per lasciare traccia di sé, per sostare ma anche incontrare gli altri.
- La cura rivolta all'ambientamento dei bambini: l'inserimento alla scuola dell'infanzia attraverso passaggi morbidi, in stretta collaborazione con la famiglia, consentendo ai bambini un reale ambientamento alle nuove situazioni.
- Il rapporto di fiducia e di stretta vicinanza con le famiglie: un rapporto di amicizia e di collaborazione, attraverso le diverse possibililtà di incontro formale ed informale.
- Lo stile educativo: un insegnante capace di interagire con i piccoli in un rapporto di reale affettività, autorevole, ma pronto a mettersi in gioco, che li aiuti a conoscersi e a conoscere gli altri, che susciti in loro curiosità e li aiuti a sviluppare quello stile educativo per vivere e crescere a scuola.
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